martedì 27 settembre 2011

I petti buoni della nonna ...

Carissimi amici oggi vi presento un piatto molto leggero ma delizioso! la mia nonna Utilia, lo preparava in pochissimi minuti per fare un secondo piatto a pranzo, che fosse veloce, gustoso e nutriente...risultato? una delizia! ...Oggi il suo ricordo sempre vivo mi ha fatto ritornare a quei pranzi preparati con pazienza, con impegno, ma soprattutto con affetto ...tantissimo affetto...
quello che certamente non si vede soltanto dalla cucina ..ma anche da un piatto preparato per noi! la cucina se fatta per stare insieme e per far stare bene chi amiamo e' potentissima!
Il tempo che si impiega nel preparare, la scelta dei migliori ingredienti e il modo come li uniamo fanno parte di questo affetto!
E lei come tante nonne per moltissime persone della mia generazione, viveva per lasciarci nella memoria profumi, gusti, sapori, ricordi incancellabili di una tavola genuina, casareccia e che sa di affetto semplice e  grande!...Oggi abbiamo esigenza di semplicita',di immediatezza, di gesti di affetto profondo, di abbracci veri e di umanita'...e' questo il senso vero del vivere!


PER 4 PERSONE
Petti di pollo tagliati sottili
pan grattato
funghi champignon
aglio
olio
un bocconcino

Scaldate il forno per qualche minuto a 200 gradi. Nel frattempo passate i petti di pollo nel pan grattato e metteteli sul suolo adagiatu su carta forno. Condite con un filo di olio ed infornate per circa 20 minuti. Nel frattempo in una padella fate cuocere olio, aglio e funghi champignon tagliati sottili.
Una volta cotti i petti tirateli fuori, mettete sopra la mozzarella e fate sciogliere in forno per qualche minuto. Alla fine, mettete su ogni petto un i funghi preparati in padella. Il piatto è pronto! buon appetito e alla prossima con 

3 commenti:

  1. fantastici...e caldi..preziosi!!!COME NONNAAAA:):):)LOVE U

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  2. Erbazzone reggiano, detto “dell’Emilia rossa”

    Una squisitezza assoluta, una torta salata nutriente e saporitissima che per di più si può mangiare sia appena sfornato caldo che lasciato lì, freddo, nei giorni successivi, se i tuoi ospiti non sono riusciti a spazzare via tutto. Andrebbe accompagnato con un buon lambrusco, ma in mancanza anche un altro vino rosso leggero può andare bene, se non sei reggiano.

    Nella versione originale certo bisognerebbe prepararsi la pasta da sé impastando la farina e tutto, ma non mi metto neanche a cercare di dire come si dovrebbe fare, perché io ho sempre usato la sfoglia briseè in rotoli che si trova surgelata nei supermercati, e pur avendo importanti ricordi di infanzia in campagna con magiche signore che la pasta la tiravano a lungo, sottile sottile, sulla spianatoia, in fondo mi sono sempre trovato benissimo.

    Ci voglino 6 o 700 grammi di bietole in foglia o di spinaci (molto meglio gli spinaci, secondo me): il peso va considerato al cotto e strizzat,i dell’acqua di lessatura, circa 200 grammi di pancetta a cubetti, 100 o 150 grammi di parmigiano-reggiano grattugiato (possibilmente non semplice grana ma proprio parmigiano-reggiano), 100 grammi di burro, 1 spicchio di aglio tritato o due interi.

    Bisogna lessare le verdure e poi tritarle a coltello. Si fa poi rosolare il burro con l'aglio, il lardo e i cubetti di pancetta, quindi si aggiunge la verdura tagliata e si continua a stufare il tutto mescolando. Finita la stufatura si aggiusta di sale, di pepe, e, se piace, anche di noce moscata.

    C’è chi stufa insieme a tutto questo anche un paio di cipollotti affettati da soffriggere prima degli spinaci, Fuori dal fuoco, appena tiepido si aggiunge il parmigiano-reggiano grattugiato, chi vuole può anche aggiungere al parmigiano prima di metterlo con gli altri ingredienti anche un uovo sbattuto o due. Si mescola bene il tutto e questa sarà la farcitura.

    Poi si tengono pronti due dischi di pasta briseé grandi quanto la teglia da forno circolare ben unta con burro o strutto o rivestita con carta da forno, la si stende bene a foderare anche il bordo della teglia e poi si copre la farcitura con il secondo disco di pasta. Attenzione: questo secondo disco va bucherellato dovunque con una forchetta perché non si dovrà alzare, mettete sopra il tutto qualche altro fiocchetto di burro e infornate, in un forno preriscaldato a circa 180 gradi. Ciascuno conosce il suo forno, nel mio il tutto deve restare una mezzora, ma fatevi guidare anche dai vostri occhi.

    L’erbazzone è davvero ottimo sia tiepido che a temperatura ambiente. Si puo' tranquillamente mettere in freezer anche se si sono usati spinaci surgelati per il ripieno.

    Mentre si prepara il tutto e si aspetta che la delizia sia pronta a uscire dal forno - e si assaggia il lambrusco nell’attesa - si possono raccontare storie della guerra partigiana o cantare canzoni di lotta di quelle che andavano tanto un tempo. Se non ne sapete magari ve le posso insegnare io...

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  3. eccezionale! ...O bella ciao bella ciao bella ciao!!! c'e' da dire che in un momento difficile come questoin cui per molti di noi c'e' la disoccuoazione e se va bene il co.co.pro o il nero...dove dilaga uno sfascio totale che questo governp fascista ha provocato e provoca...e il nazismo si manifesta con i c.i.e. a Lampedusa...
    E' fondamentale restare "rossi" dentro e fuori!
    Allora, nei prossimi giorni faro' questo magnifico piatto consigliato da una persona speciale dell'Emilia Romagna!
    Grazie carissimo pochi giorni e mi metto all'opera! ..mi insegni qualche canzone da poter cantare nei momenti piu' duri magari mentre preparo questo piatto?:-)

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